“La deterrenza è un gioco di equilibri e l’America sta iniziando a scivolare” sulla corda tesa di Taiwan, titola l’autorevole rivista statunitense dedicata alle relazioni internazionali. Certo, non aiutano i continui cambiamenti di posizione e di umore del presidente americano. Anzi, alla luce delle più recenti dichiarazioni di Trump sull’Ucraina verrebbe da chiedersi, come osserva oggi
Francesco Cundari nella newsletter de
Linkiesta.it, “La Linea”, “se abbia ancora senso tentare di razionalizzare questo delirio e sforzarsi di cavarne analisi, deduzioni e controdeduzioni”. Ieri, scrive Cundari, “si è lanciato sul suo social network personale, spiritosamente chiamato Truth, in un monologo che è puro teatro dell’assurdo (
https://truthsocial.com/@realDon…/posts/114571369956761390). Questo il formidabile incipit: «Ho sempre avuto un ottimo rapporto con Vladimir Putin, ma gli è successo qualcosa. È completamente impazzito! Sta uccidendo inutilmente un sacco di persone, e non parlo solo di soldati». Cosa che Putin fa ogni giorni da circa tre anni. Nel seguito del post Trump dice pure di aver sempre detto che Putin voleva tutta l’Ucraina, e forse si vedrà che aveva ragione a dirlo, dopodiché Zelensky ogni volta che apre bocca crea problemi, e in ogni caso questa è la guerra di Putin, di Zelensky, di Biden, non la guerra di Trump” (
https://g2i7i.emailsp.com/f/rnl.aspx/?lek=z_uuw2e.em=t4de.=wyyr4&f70e=7e&ef7k7.&x=pp&y1.d2bc89af2b0e=v1xvuzNCLM).