di Alessandro Maran
Luciano Capone e Carlo Stagnaro hanno dedicato un libro al Superbonus edilizio: «uno dei disastri finanziari più grandi della storia della Repubblica» (https://www.brunoleoni.it/superbonus-voragine-enorme-nei…/).
Nel libro – “Superbonus, come fallisce una Nazione”, edito da Rubettino – è ricostruita con pazienza l’incredibile voragine aperta nei conti pubblici con la complicità di un’intera classe dirigente. «Con 220 miliardi — spiega Capone — avremmo potuto realizzare finalmente quelle riforme strutturali che da tempo sono necessarie per rilanciare il paese. Invece una politica miope e superficiale ha scelto di spenderli per riqualificare le case del 4% degli italiani».
Per il giornalista, inoltre, «il Superbonus ha irretito sia la destra che la sinistra: da un lato con il mito del moltiplicatore keynesiano della spesa e dall’altro, invece, con l’illusione del taglio delle tasse grazie al credito di imposta». Il risultato? «Ci troviamo a pagare ancora 40 miliardi di euro l’anno per coprire l’enorme buco nei conti pubblici».
Il Superbonus avrebbe dovuto essere infatti lo strumento per il rilancio dell’economia italiana dopo le chiusure per il Covid e un caposaldo della via italiana alla transizione ecologica. Invece, assieme agli altri bonus edilizi, è stato il più costoso intervento di politica economica della storia repubblicana, il più colossale fallimento delle strutture tecniche che avrebbero dovuto stimarne l’impatto di bilancio, il più gigantesco trasferimento di risorse dai poveri ai ricchi, e il più gettonato argomento della campagna elettorale da sinistra a destra.
Un disastro del genere non poteva che avere una condivisione trasversale, pressoché unanime, da parte della classe politica italiana e degli interessi organizzati. Insomma: il Superbonus ha rappresentato la grande illusione che si potessero avere “gratuitamente” crescita economica e transizione ecologica; e si è rivelato la più pesante zavorra che abbia mai ingessato le nostre finanze pubbliche.
Il Superbonus incarna perfettamente tutte le illusioni della politica italiana: l’idea “di sinistra” che la strada per la crescita sia lastricata di spesa pubblica e quella “di destra” che si possa fare deficit senza limiti e senza pagare alcun prezzo.
Da leggere.
Qui Luciano Capone e Carlo Stagnaro ne parlano a Omnibus, La7: https://youtu.be/ofj0JWOhf44?si=38MC1_JxEP_aEYE4.