Taiwan è il principale punto di contesa tra Washington e Pechino. A causa del sostegno degli Stati Uniti al governo di Taipei e del fatto che Pechino considera Taiwan come proprio territorio, nel 2021
The Economist ha definito lo Stretto di Taiwan “il luogo più pericoloso al mondo”, perché potrebbe scatenare una catastrofica guerra tra superpotenze (
https://www.economist.com/…/the-most-dangerous-place-on…). Ma lo storico delle relazioni internazionali degli Stati Uniti e analista degli attuali problemi della strategia e della diplomazia americana Stephen Wertheim, scrive per
Foreign Affairs che è possibile per Washington e Pechino evitare di evitare di venire alle mani per l’isola. Una più attenta considerazione delle preoccupazioni della controparte e rassicurazioni reciproche formulate con cura potrebbero contribuire notevolmente a evitare la guerra. “La formulazione dovrebbe essere negoziata attentamente, ma il nocciolo della questione dovrebbe essere semplice”, sostiene Wertheim: “Washington non sosterrà l’indipendenza di Taiwan né escluderà l’unificazione pacifica con la Cina continentale e, in cambio, Pechino eviterà l’uso della forza e attenuerà l’intimidazione militare nei confronti di Taiwan. Se attuate correttamente, queste garanzie migliorerebbero le prospettive di Taiwan di preservare l’autogoverno, impedendo al contempo alla sua leadership di rilasciare dichiarazioni politiche che sconvolgano lo status quo” (
https://www.foreignaffairs.com/taiwan/toward-taiwan-truce).