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di Andrea Ferrazzi*

 

La discussione che si è succeduta in queste settimane, anzi in questi mesi, ha avuto dei caratteri difficilmente spiegabili, direi lunari e deliranti, guidati, con una grandissima spregiudicatezza, in particolare da alcune forze politiche – devo dire non tutte – dell’opposizione. Si è parlato di tasse e manette, si è parlato di manovra delle tasse e delle manette. Ora, so che questo non è più ormai il luogo della discussione sensata sulle parole ma è diventato anche questo il luogo della demagogia e dei comizi elettorali, della politica ormai trasformata solamente in slogan, del tutto distaccata dal principio di verità, un principio sacrosanto e un valore per la trasparenza. Ormai ci stiamo abituando a tutto, anche a questo.

Vorremmo anche ricordare al senatore Centinaio che noi non abbiamo esaurito con questa manovra la missione del nostro Governo; abbiamo semplicemente cominciato a rimediare ai danni che la Lega ha compiuto in questo anno e mezzo. E vogliamo ricordare che il buco di 23 miliardi di euro che avete lasciato è del tutto pari alla situazione che avevate lasciato nel nostro Paese l’ultima volta che avete governato, cioè nel 2011. Questa è la verità. Voi fate demagogia, raccontate balle e frottole, le sparate grandi, dopodiché al momento opportuno scappate e qualcun’altro deve rimediare agli incredibili danni che costantemente avete fatto al nostro Paese e ai nostri cittadini.

È il tema del bilancio, signor Presidente; è esattamente questo il dibattito politico, che grazie a Dio c’è ancora nel nostro Paese.

Signor Presidente, colleghi e colleghe, su 30 miliardi di manovra abbiamo dovuto utilizzarne 23 per rimediare a questo grave danno. Tutte promesse di Salvini&Co. lanciate in campagna elettorale; poi qualcuno, mentre lui fuggiva tra un Papeete e l’altro, ha dovuto appunto rimediare.

Vogliamo fare qualche altro esempio? Misura delle tasse: 23: miliardi di taglio, più 3 miliardi di taglio del cuneo fiscale. Diciamola tutta, signor Presidente, sono soldi in più nelle tasche dei lavoratori: questi sono i 3 miliardi di euro di taglio del cuneo fiscale, questi sono i dati!

Dopodiché parlavo di comunicazione lunare e delirante, perché sul 5 per cento della manovra si è discusso per due mesi, cercando – questo lo capiamo – di creare una cortina fumogena attorno al dato di realtà, cioè i danni che stiamo evidentemente evitando e grazie a Dio ci è riconosciuto a livello planetario dai mercati, dai cittadini e dalle istituzioni nazionali amiche e meno amiche.

Signor Presidente, entrando nel merito, naturalmente vorrei soffermarmi sulla questione ambientale, perché il green new deal, come abbiamo detto, è fondamentale e abbiamo già iniziato costruirlo. Vorrei ricordare il fondo per il rilancio degli investimenti nelle amministrazioni centrali dello Stato, con una dotazione di 22,3 miliardi di euro tra il 2020 e il 2034 per i progetti green, di economia circolare, di decarbonizzazione, di riduzione delle emissioni, di risparmio energetico, di sostenibilità ambientale e in generale per l’innovazione sostenibile. Altro che manovra delle tasse e delle manette! Parliamo dei contenuti, almeno in quest’Aula!

I nostri Governi, quelli che poco chiacchierano e tanto fanno, già nel 2017 avevano dotato il fondo legato al finanziamento per gli investimenti e per lo sviluppo infrastrutturale di 47 miliardi di euro per i quindici anni successivi e l’anno dopo lo hanno aumentato di 36 miliardi; il fondo è dedicato al trasporto, alla ricerca, alla difesa del suolo, alla rigenerazione urbana. Come non parlare poi dell’efficientamento energetico e dello sviluppo territoriale sostenibile?

Vi è poi per esempio tutto il grande lavoro fatto per i Comuni, non solo dal punto di vista dei contributi e del sostegno delle politiche fiscali, ma dell’aiuto reale ai Comuni, riconosciuto grazie a Dio in modo trasversale. Anche in questo caso abbiamo posto rimedio ai danni prodotti da una legge di stabilità che era stata voluta dal Governo di centro-destra con un taglio incredibile operato ai Comuni dal 2007-2008 in poi.

Con la manovra in discussione vengono disposti grandi contributi: penso a 500 milioni di euro per l’efficientamento energetico e lo sviluppo territoriale sostenibile per i Comuni e, sempre per gli enti territoriali, a 8,8 miliardi nel periodo 2020-2034 per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Come non menzionare i 9,1 miliardi di euro per la rigenerazione urbana e in particolare per le periferie? Vedete, c’è chi nelle periferie va a fare i comizi e c’è invece chi nelle periferie va a portare i progetti, a finanziare e aprire i cantieri, questa è la grande differenza. E come non parlare del fondo per lo sviluppo sostenibile e infrastrutturale dei Comuni? Mi riferisco a 400 milioni di euro all’anno dal 2025 al 2034, compreso il dissesto idrogeologico e la prevenzione del rischio sismico.

Da ultimo, signor Presidente, vorrei menzionare il contributo per i finanziamenti anche regionali, del tutto simile a quello dei Comuni, che possono naturalmente riversarli a livello territoriale, e poi il grande pacchetto del green new deal: 470 milioni di euro nel 2020, 930 milioni 2021, 1.420 milioni nel 2022 e altrettanti nel 2023. È stabilita la possibilità da parte del MEF di prevedere i green bond anche nel nostro Paese; si introduce il progetto green mobility anche per le pubbliche amministrazioni, le quali da gennaio potranno acquistare o noleggiare veicoli elettrici e ibridi. Vorrei poi citare per titolo il bonus efficienza energetica (da noi voluto da anni e mantenuto), il bonus per la ristrutturazione, il bonus facciate fino al 90 per cento, il credito d’imposta per gli investimenti ambientali, la misura definita Nuova Sabatini, eccetera.

Mi permetta, signor Presidente, di concludere con una parola sulla mia città, Venezia. Dopo tante parole e chiacchiere finalmente abbiamo rifinanziato stabilmente la legge speciale con 60 milioni di euro, come diceva il relatore Stefano, che abbiamo stanziato per questa città straordinaria. Ho visto che alcuni della Lega oggi sui media hanno detto di aver chiesto un miliardo di euro: bravi, bravissimi; magari la prossima volta, quando sarete ancora all’opposizione, chiedetene due; ma, nel caso in cui tornaste al Governo, mettete almeno dieci milioni, visto che nell’ultimo anno e mezzo, quando dovevate governare, avete messo zero.

 

*Intervento in Aula nel corso del dibattito sulla Legge di Bilancio

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