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Ma il tetto al prezzo del gas non basta

Umberto Minopoli martedì 23 Agosto 2022
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di Umberto Minopoli

 

Ogni giorno il prezzo del gas e, a ruota, quello dell’energia elettrica si impenna. In Europa, non nel resto del mondo. E noi siamo i più esposti, insieme alla Germania. La corsa del gas si è mangiato in poche settimane gli indicatori in ripresa della nostra economia. E l’autunno si annuncia drammatico per i settori industriali gassivori.

Non si deve credere che basti agitare l’obiettivo di Draghi – il tetto europeo al prezzo del gas – per risolvere il problema. Peggio ancora inseguire le idiozie dei Verdi italiani che con Bonelli invocano il tetto al prezzo italiano: semplicemente smetterebbero tutti di vendercelo e piomberemmo nel disastro energetico.

Il tetto al prezzo del gas è già difficilissimo farlo in Europa ( che è un consumatore globale e, quindi, forse in grado di imporre un cap al prezzo). Figurarsi in Italia.

Sul gas il programma del centro sinistra è il cap al prezzo e il mantra delle rinnovabili per sostituirlo. Si liquida il nucleare per i tempi di costruzione delle centrali, ma per realizzare un campo eolico o fotovoltaico in grado di sostituire un impianto termico a gas di potenza elevata, occorrono non meno anni della costruzione di una centrale nucleare di 1 GW. Ma nessuno lo dice.

La verità è che nemmeno l’eventuale accordo per un prezzo europeo sarebbe la soluzione dell’emergenza. Non possiamo sfuggire alla necessità di estrarre più gas (lì davvero il prezzo lo facciamo noi) e di rigassificare più gas liquido.

Altro che tre rigassificatori. Ce ne vorrebbero almeno il doppio o di più. E i rigassificatori sono impianti pronti, che si dispiegano in poco tempo.

E intanto, a proposito del nucleare, si deve pensarlo, in termini europei, come utilizzo anche per l’emergenza. Per abbassare il prezzo dell’energia elettrica. Accordi di importazione e partecipazione degli energivori italiani (siderurgici, cartari, Industria del vetro ecc.) alla costruzione e alla gestione delle centrali nucleari ai nostri confini per importare da esse energia elettrica a prezzi fissi.

Il Pd deve capire che rimuovere tutto questo e far parlare Bonelli o la Schlein su gas ed energia è davvero disarmante.

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