LibertàEguale

Digita parola chiave

Di Maio senza il senso del ridicolo

Natale Forlani martedì 22 Gennaio 2019
Condividi

di Natale Forlani

 

Il nostro inimitabile Viceministro ci deve essere rimasto male riguardo le reazioni ironiche che hanno accompagnato la sua improvvida previsione “siamo alla vigilia di un nuovo boom economico” coincidente con il comunicato Istat che certificava una pesante caduta della produzione industriale italiana.

“Perché mi prendete in giro”? E giù ad illustrare le meraviglie che ci attendono con l’applicazione delle tecnologie digitali.

Intendiamoci, il tema è serio, ma la politica non è un esercizio di futurologia. Per capirci, il nostro Luigino un po’ fa il paio con la Virginia al secolo sindaco de Roma (del resto provengono dalla stessa scuola), che definisce i rifiuti come una risorsa e i termovalorizzatori come tecnologie obsolete; e poi lascia i cittadini romani sommersi dall’immondizia e decide di aprire le vecchie discariche.

 

I furbetti del reddito di cittadinanza

Ma, nel prosieguo dell’intervista, ripresa anche da alcuni quotidiani , ci pensa il nostro sempre beneamato Luigino a risolvere il dubbio amletico che lo ha assalito.

Infatti, parlando dei furbetti che aspirano a reddito di cittadinanza lavorando in nero (la cosa lo assilla particolarmente dopo l’esperienza vissuta in famiglia) afferma che al primo rifiuto di una offerta di lavoro congrua, peraltro del tutto legittimo secondo la loro proposta che prevede la possibilità di rifiutare sino a 3 offerte prima di perdere l’indennità, il percettore del reddito verrà segnalato alla Guardia di Finanza per le indagini conseguenti… “perché è del tutto evidente che rifiuta perché sta lavorando in nero”.

Ma, benedetto figliolo, premesso che per il lavoro nero è perseguibile il datore di lavoro e non il lavoratore, che bisogno c’è di scomodare la guardia di finanza per fare le pulci ai poveri? Basta prevedere che al primo rifiuto di una offerta si perde l’indennità. Esattamente come previsto per legge per tutti i percettori della indennità di disoccupazione.

 

Le stime sbagliate su Quota 100

Non contento l’interessato si avventura a descrivere i benefici occupazionali di quota 100, prevedendo che, se solo il 50% dei nuovi pensionati venisse sostituito da nuove assunzioni da parte delle imprese ( prima ne prevedeva due per ogni uscita), avremmo ben 300 milioni di nuovi posti di lavoro.

Sempre beneamato figliolo, ma se prevedete voi stessi che i pensionandi quota 100 siano poco più di 300ml e nel contempo bloccate pure le assunzioni nel pubblico impiego, il 50%… quanto fa? (Lasciamo a lui il beneficio di rispondere alla domanda di scorta che l’ intervistatore manco gli ha fatto). Del resto la capacità di stima non deve essere il suo forte visto che voleva ordinare 6mln di card per erogare 1,7 mln di redditi di cittadinanza.

Perché mi prendono in giro? Caro Vice ti sei fatto la domanda… datti la risposta.

Tags:

Lascia un commento

L'indirizzo mail non verrà reso pubblico. I campi richiesti sono segnati con *