LibertàEguale

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di Alberto Colombelli

 

 

“Ma io credo che i tempi richiedano fantasia e coraggio e perseveranza. Sto chiedendo a ciascuno di voi di essere pioniere di questa Nuova Frontiera. Il mio invito è ai giovani di cuore, senza limiti di età.” (John F. Kennedy)

 

 

È questa una nuova stagione delle scelte.

 

Partendo dalla piena convinzione che la visione sia la più importante qualità in assoluto, in questa fase storica appare più importante che mai continuare a credere nella necessità di riuscire a mantenere la Politica al centro della scena e nella assoluta bellezza della Politica. Quando questa davvero è in grado di prestare attenzione e rispondere alle effettive esigenze delle persone attraverso lo sviluppo di una visione e di un’azione che siano davvero all’altezza della missione che si intende perseguire.

 

Sono tempi di ricerca, di ascolto e di profonda riflessione. E proprio alla ricerca di una visione per il nostro futuro dobbiamo porre al centro l’Europa, da confermare quale nostro primo orizzonte di assoluto riferimento.

 

Con questa proiezione, a fronte dei primi accennati tentativi di nuove perlustrazioni appena timidamente abbozzate alla ricerca di una nuova identità nazionale del campo riformista, già c’è invece un progetto politico che apre ad una vera Nuova Frontiera europea.

 

È un progetto finalizzato all’allargamento del campo del socialismo europeo, che chiama a raccolta tutte le forze riformiste pronte a costruire questa nuova sovranità con proposte comuni, con l’obiettivo – nelle parole di Sandro Gozi, promotore dell’iniziativa per l’Italia in virtù delle consolidate e qualificate relazioni di cui dispone a livello europeo – di “Costruire una grande proposta progressista, europeista, riformatrice. Una nuova alleanza tra tutti gli europeisti riformatori. E il Partito Democratico dovrebbe esserne protagonista”.

 

L’attività è da tempo in corso con primi interlocutori La République en Marche! in Francia e Ciudadanos in Spagna. Un progetto che non nasce oggi ma da collaborazioni di alto profilo da tempo avviate in ambito europeo, che ha trovato slancio nelle recenti condivise proposte di proiettarsi verso un’Europa più politica e più democratica, più sociale e più orientata a proteggere, attraverso la costruzione di liste transnazionali per le prossime elezioni europee del maggio 2019, passaggio chiave per l’avvio di un percorso che porti alla costruzione di veri partiti europei con l’obiettivo di continuare a tenere accesa, insieme, la speranza nel nostro futuro.

 

L’Europa è un sogno, un’opportunità e una necessità. La nostra missione di ricostruirla con la responsabilità da figli costruttori dei suoi Padri fondatori trova proprio ora, nel momento di sua maggiore fragilità politica, un preciso riferimento in questo percorso che è già un progetto politico transnazionale di cui possiamo e dobbiamo essere protagonisti. Perché è una strada radicalmente alternativa al destino a cui sembriamo inevitabilmente confinati in Italia e in Europa, così lontano dai nostri ideali. Perché è una strada che ci apre a nuovi scenari e che abbiamo già pronta.

 

Non ci resta che diffonderne la conoscenza, anche dando seguito con continuità e capillarità agli eventi già organizzati a Roma (a cura di “Sinistra liberale”) e a Bergamo (a cura dell’Associazione europeista e riformista “Freedem. Liberi e democratici”) con la preziosa diretta partecipazione di Sandro Gozi, i cui incontri e confronti a livello europeo – con Christophe Castaner, Delegato Generale de La République en Marche! e con Albert Rivera, Presidente de Ciudadanos – nel frattempo proseguono senza sosta e appaiono sempre più avanzati.

 

È missione necessaria, in questo contesto geopolitico e in questa fase storica, anche per riaprire ad una politica di speranza che respinga la diffusa politica di scetticismo aiutando a superare gli eventuali pregiudizi e l’inevitabile resistenza al cambiamento di prospettiva su cui si sviluppa questo percorso. In un cammino che è di apertura e non di chiusura, di affermazione dello stato di diritto e non nella sua negazione, di difesa e promozione con coraggio dei nostri valori e ideali nel mondo e non di rassegnazione a nuove egemonie che muovono in direzione loro opposta.

 

È vera e piena responsabilità di tutti gli europeisti condurre, insieme, questa vera sfida del nostro tempo a favore di una visione che va al di là dell’emergenza e di singole risposte a singole questioni. La continuazione del sogno europeo dipende solo da noi. Come sempre, il cambiamento non può che partire da ciascuno noi. Da iniziare prendendo piena consapevolezza dell’importanza e diffondendo ora, insieme, l’audace messaggio di questo progetto.

 

È l’audacia della speranza che si rinnova.

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