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Verso un nuovo governo a guida leghista?

Andrea Ferrazzi venerdì 22 Febbraio 2019
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di Andrea Ferrazzi

 

Salvini sta compiendo, dal suo punto di vista, un capolavoro politico. Il cinismo e il trasformismo che lo hanno sempre caratterizzato lo stanno conducendo verso nuovi scenari.

In pochi giorni è riuscito a scaricare sui 5Stelle tutta la sua difficoltà di Ministro per cui è stato chiesto un processo. Il voto contro l’autorizzazione a procedere nella Giunta del Senato ha non solo dilaniato e dunque indebolito il suo partner di governo, ma ha anche determinato all’interno dei 5 Stelle una linea di separazione tra chi rimane ancorato ai valori originari e chi, invece, ritiene che stare al governo sia il valore preminente.

Non escludo che nel medio termine ciò possa determinare un governo del tutto nuovo. La crisi economica drammaticamente alle porte – grande colpa di questa maggioranza che sta dilapidando anni di sacrifici degli italiani e di capacità dei governi Pd che ci avevano tirati fuori dalla crisi più grave dal dopoguerra – può far precipitare la situazione con una crisi di governo. A quel punto una nuova alleanza sarebbe pronta, costruita sapientemente da Salvini, tutta attorno alla centralità della Lega a sua immagine e somiglianza: Forza Italia, Fratelli d’Italia e quella parte dei parlamentari 5 Stelle che o per continuità di governo, o perché non più ricandidabili in caso di nuove le lezioni (vedi secondo mandato), darebbe il sostegno.

La stessa apertura di Salvini ai 5Stelle per fare una alleanza anche nell’europarlamento andrebbe in questa direzione: di fatto una annessione dei 5Stelle da parte della Lega che sfrutterebbe in questo caso la difficoltà di questi ultimi di formare un gruppo autonomo nel parlamento europeo.
Se questo è come io credo uno scenario possibilie, è evidente che per il Pd si aprire bene una nuova stagione e una nuova centralità.

Scampato il pericolo del nuovo bipolarismo 5Stelle/Lega a cui ci avrebbe portato l’esiziale accordo con i 5 Stelle dopo il voto del 4 marzo scorso, lo schiacciamento a destra di un governo a guida leghista e a forte connotazione populista/sovranista darebbe nuova forza e nuova necessità ad un progetto radicalmente alternativo fondato su Europa, nuovo ambientalismo, economia aperta, integrazione sovranazionale.

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