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Dibattito in Parlamento sul Mes: ecco le pagelle

Carlo Fusaro martedì 3 Dicembre 2019
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di Carlo Fusaro

 

Come sempre lunghissimo (55 minuti). Come sempre, anzi: come da agosto 2019, come da quattro mesi, Conte 2 (rispetto a Conte 1) dà il meglio di sé in chiave anti-Salvini. Cui ha aggiunto stavolta, esibendo un finto dispiacere (e suscitando così qualche reazione), la signora Meloni.

Con una valanga di documenti ha seppellito la tesi del “non sapevo” e del trattato che verrebbe firmato “al buio”. Nel merito ha provato a spiegare perché il MES rinnovato è meglio sia di quello attuale sia di quello che altri paesi avrebbero voluto: ma naturalmente il dibattito ha subito mostrato che gli credono solo Pd e Italia Viva.

Alla fine, e durante l’intervento, gli applausi convinti di Gualtieri e quelli stentati di Di Maio (in qualche caso non ha applaudito affatto), seduti accanto a lui, hanno fotografato una maggioranza incerta su tutto, anche sul ruolo dell’Italia in Europa per il quale Conte spinge insieme a Pd e Iv, mentre il M5S viene dietro strascicando i piedi, tentato da inseguire il sovranismo salviniano.

Lega e FdI determinati a sfruculiare soprattutto il M5S e Di Maio in particolare.

Interventi:

Silvestri (M5S): oratore modesto, sovranista con qualche attenuazione nei contenuti

Molinari (Lega Salvini): populista e sovranista fino al midollo, e soprattutto bugiardo nel ripetere vere e proprie falsità

Brunetta (Fi): titanico rispetto a chi l’aveva preceduto, efficace, pacato con cedimento finale alla logica dell’alleanza a destra

Delrio (Pd): appassionato, chiaro, abbastanza efficace e l’unico europeista senza riserve, non populista

Meloni (FdI): è un’ossessa, ma brava, certo efficace, usa tutte le armi del sovranismo; la più straordinaria di tutte le obiezioni di merito, un refrain che si ascolta da una decina di giorni, è che la riforma MES sarebbe fatta per aiutare i poveri tedeschi e le loro banche! Badate un capolavoro che vellica l’orgoglio nazionale, mentre con bella coerenza, dall’altro lato, si dice che il MES non va bene perché potrebbe costringerci un giorno a ristrutturare il nostro debito

Marattin (Iv): è bravissimo, non sempre simpatico per come si pone, ma competente e chiaro; una sola osservazione: gli è scappato detto, chissà come, che i deputati giurano sulla Costituzione; NON E’ COSI’ proprio per rispetto della Costituzione, giurano i membri del governo, ma non i parlamentari!

Fassina (Leu): beh, avevo deciso di fermarmi a Marattin; ma il violento discorso antitedesco e anti MES di costui – e farebbe parte della maggioranza – non mancherà di essere fatto proprio da Meloni e Salvini.

Conclusione generale: guai in vista.

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1 Commenti

  1. Silvano Lombardo mercoledì 4 Dicembre 2019

    I sovranisti , Salvini e Meloni in testa , affermano spesso che il nuovo MES è un regalo alle banche tedesche. Non ho ben capito su quali argomentazioni sia basata questa affermazione. Potrebbe aiutarmi a far chiarezza su questo punto?

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